VADEMECUM CICLISMO 2004

Vademecum Ciclismo 2004

Vademecum Ciclismo 2004

Il saluto dell’On. Monica Baldi, presidente Lega Gruppi Ciclismo Professionistico.

Un incarico estremamente impegnativo e significativo è quello di Presidente della Lega Gruppi Ciclismo professionistico in un momento in cui è necessario incentivare una sinergia operativa tra le Istituzioni e i diversi soggetti che operano nel ciclismo nazionale ed internazionale, visti i cambiamenti avvenuti nello scenario mondiale

E la collaborazione con l’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani è fondamentale, specie questo anno in cui vi saranno rilevanti appuntamenti da affrontare quali i Campionati del Mondo a Verona e i Giochi Olimpici ad Atene.

Il 2004 è stato dichiarato “l’anno europeo della educazione attraverso lo sport”; già nell’antica Grecia si considerava di inestimabile valore educativo l’attività fisica e i remoti romani affermavano: “mens sana in corpore sano”.

L’Unione Europea ha, perciò, promosso una serie di iniziative per indicare l’importanza sociale ed economica dello sport con la presentazione e la discussione di due documenti significativi che sono il rapporto sulla dimensione sociale dello sport e il progetto riguardante le misure antidoping.

D’altronde, il ciclismo sta vivendo un periodo assai singolare, come testimonia l’entusiasmo e l’allegria della gente che si assiepa lungo il percorso durante il passaggio di gare importanti, come è avvenuto in occasione dell’ultima edizione del Giro d’Italia; ed è davvero emozionante vedere i tifosi che incoraggiano lungo le strade affollate i protagonisti di grandi imprese.

È certo che si conquistano i risultati solo attraverso grande fatica e disciplina, con professionalità e serietà, con la forza delle gambe e con la determinazione, con il duro lavoro e con l’intelligenza, che porta alla rinascita anche dopo cadute disastrose, come hanno dimostrato i grandi campioni di ieri e di oggi.

La bicicletta ha sempre rappresentato nell’immaginario collettivo dei giovani la libertà, la fuga e l’evasione, oltre che evocato nello specifico, uno sport che ha accompagnato l’Italia, e non solo, negli anni dello sviluppo e della crescita anche nella necessaria salvaguardia dell’ambiente.

La squadra, altamente professionale, formata per rappresentare i gruppi sportivi, opererà cercando di promuovere l’immagine, di sostenere iniziative, di cooperare a programmi educativi e di migliorare la comunicazione, al fine di poter ottenere risultati concreti e duraturi nel comune interesse di riportare questa disciplina alla giusta considerazione ed al rispetto che merita.

Personalmente ritengo che l’impegno, il senso di responsabilità e la passione non mancheranno e formulo i miei più sentiti auguri affinché, con la continua e proficua collaborazione di tutti, uniti all’entusiasmo degli addetti ai lavori e delle migliaia di tifosi ed appassionati, si possano raggiungere importanti risultati per lo sport italiano.

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