PATOLOGIE DELLE IMPRESE

Patologie delle imprese

Patologie delle Imprese di Arnaldo Cascio.  Editrice Nuovi Autori 2004

Con intuito profetico, l’autore tratteggia in modo mirabile, con prosa semplice, chiara e rigorosa, le comuni patologie, generalmente di natura finanziaria, che sempre più colpiscono imprese italiane di medie dimensioni. E un’indagine accurata e attuale, desunta dai dati di Mediobanca, che non si limita a descrivere una situazione oggettiva di carenze strutturali e mancanza di controlli, ma ne individua le cause per suggerire cure efficaci. Inoltre la singolarità dell’opera sta nell’acume con cui l’autore paragona taluni stati morbosi aziendali a determinate infermità umane, ravvisando una profonda somiglianza tra i mali “naturali” che colpiscono le imprese e quelli di coloro che le governano.

Presentazione di Monica Baldi

È per me un graditissimo piacere presentare questo saggio di Arnaldo Cascio pregevole autore e noto dottore commercialista di grande esperienza, iscritto all’ordine di Bergamo, che è riuscito, con un geniale quanto interessante accostamento di idee, a paragonare taluni stati morbosi ed anomali, generalmente di natura finanziaria, relative ad imprese italiane di medie dimensioni a determinate infermità che colpiscono le persone umane.
Tali concetti non nascono da ipotesi od opinioni personali, bensì da studi e documentazioni pubbliche che si ritrovano nel rapporto economico-finanziario annuale di Mediobanca relativo alla presentazione di migliaia di “bilanci cumulativi” d’altrettante società italiane di diversi settori merceologici.
Fra questi spiccano alcuni “gruppi” che hanno attirato l’attenzione dello stesso autore, da cui si rileva come molte imprese, per decine d’anni consecutivi, come evidenziato dalla più approfondita “analisi clinica” eseguita dal 1991 al 2000, subiscono perdite considerevoli ed incomprensibili senza che si avverta la presenza di controlli e di interventi, né all’interno né all’esterno delle stesse.
Con suggestivi raffronti ed esempi vengono identificati alcuni “immobilizzi tecnici e finanziari”, che danneggiano i beni materiali ed ostacolano i processi produttivi, con grossi danni e sperpero di risorse assai pericolose ed insidiose “patologie invalidanti”, ad analoghi malanni umani che generano perniciose conseguenze.
Nel “capitale circolante” ipotizzato emblematicamente come il “cuore dell’impresa” le frequenti oscillazioni e gli incontrollati logorii sono assimilati alle aritmie, agli scompensi e talvolta anche agli arresti che colpiscono fatalmente il nostro organo più vitale.

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